Una vacanza, un’avventura: alla ricerca della natura e…di se stessi

Il piacevole clima fresco, lontano dall’afa della città, è uno dei motivi che spinge moltissime persone a scegliere l’ambiente di montagna come meta per le proprie vacanze estive.

Anche le Comunità riabilitative gestite dalla nostra Cooperativa, dopo il primo esperimento fatto nel 2010 e da allora riproposto con soddisfazione ogni anno, hanno deciso di ripetere l’iniziativa, ormai tradizionale, del soggiorno in montagna.

 

Nel mese di agosto, infatti, prima gli operatori e gli utenti della Comunità di Treponti e dopo quelli della Comunità di Camponogara sono partiti in direzione di Camporovere di Roana, un bellissimo paesino ad Asiago Sette Comuni, usufruendo dei mezzi e del personale messo a disposizione dalla CSSA.

L’obiettivo è sempre quello di proporre agli ospiti delle nostre Comunità la possibilità di trascorrere una breve, ma serena vacanza in quella piacevole località.

In questo luogo ameno ogni gruppo ha potuto rilassarsi e divertirsi per tutta la settimana di vacanza: tutti hanno avuto l’occasione di partecipare ad attività diverse da quelle solitamente programmate nella usuale gestione della quotidianità ed hanno sperimentato, in un clima di spensieratezza, momenti di svago e di diverimento.

Anche gli operatori hanno potuto riconoscere nuovi e talvolta sorprendenti aspetti del carattere dei loro utenti e rimanere compiaciuti dei cambiamenti evolutivi che si sono evidenziati in quel contesto ambientale sottratto all’impercettibile gradualità del cambiamento propria di ogni percorso esistenziale.

Questo soggiorno, oltre ad essere un momento di svago e riposo per i nostri ospiti, ha voluto offrire loro un’esperienza con la “normalità” della vita libera da schemi istituzionali e soprattutto è stato finalizzato a favorire l’acquisizione o il ripristino di funzioni e abilità sopite a causa del loro lungo decorso di malattia.

La vacanza, infatti, ha voluto rappresentare un’utile fonte di esercizio di libere iniziative, una riscoperta di abilità personali e una possibilità di scambi relazionali più differenziati; essa ha dato modo agli ospiti di sperimentare, in un ambiente nuovo e sciolto dalla ripetitività delle regole quotidiane, un maggiore stimolo all’autonomia ed ha creato occasioni, infine, per risentire un sincero ed empatico rapporto con il proprio corpo ridefinito nella “sfida” giornaliera con i piccoli ostacoli naturali che si sono inevitabilmente incontrati.

L’esperienza condivisa che da questa iniziativa ne è derivata ha fornito a tutti i suoi partecipanti la possibilità di sentirsi reciprocamente rassicurati, reciprocamente confermati e tutti solidali.

Durante questo periodo di vacanza sono state fatte svariate gite e passeggiate nel territorio dell’Altopiano di Asiago, alcuni si sono impegnati a cucinare piatti tipici del posto, hanno partecipato alle sagre della zona, visitato mostre, ascoltato concerti musicali ed hanno insieme condiviso balli divertenti e coinvolgenti.

I nostri ospiti dunque visitando luoghi nuovi, scoprendo cose prima ignote e godendo di paesaggi incantevoli hanno potuto condividere un’esperienza di soddisfazione che ha favorito la coesione e autoconsiderazione del gruppo ed ha trasformato questo soggiorno estivo in un autentico momento di rilassamento e rigenerazione esistenziale.

Le passeggiate in particolare, pur non essendo fisicamente impegnative, hanno tuttavia offerto una naturale occasione in cui è stato possibile sollecitare gli ospiti a collaborare, con gli operatori e tra loro, per superare le eventuali difficoltà che si incontravano lungo quei determinati percorsi montani e che comunque sempre si incontrano nel corso della vita.

Passeggiare per i sentieri montani è servito a recuperare una maggiore agilità dei movimenti del proprio corpo e ammirare il paesaggio ha concretamente rappresentato la scoperta di un modo più ricco e completo di vivere la giornata così come interagire naturalmente ed intensamente con altri compagni ed operatori ha empaticamente realizzato una nuova esperienza di vivere il rapporto con il mondo, la natura e i propri simili.

Una volta superata la fatica, si è spesso assaporata la gioia di aver raggiunto rifugi e mete previste, si è vissuta la risonanza sana derivante dal rapportarsi con la natura, si è provato il contatto con gli animali, i fiori e le piante: tutte esperienze che hanno arricchito e sorprendentemente unito non solo la vita dei nostri ospiti, ma anche quella dei loro operatori e infine hanno aumentato la preziosa esperienza operativa che rappresenta la vera ricchezza professionale da anni coltivata dalla Cooperativa CSSA.

Dopo una settimana di soggiorno, tutti siamo rientrati nelle abituali e quotidiane occupazioni della vita, ma ognuno ha conservato il ricordo di questa vacanza nel suo cuore; talvolta essa appare ancora spontanea nel discorrere degli ospiti e comunque tutti condividiamo l’aspettativa di poterla rifare ancora in futuro. 

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