Demis Loretelli nuovo direttore generale

Il percorso iniziato nell’assemblea di bilancio del 2014 si sta realizzando nei suoi punti qualificanti.

I lunghi anni di crescita progressiva, l’aver superato indenni  innumerevoli difficoltà, forse anche una discreta abbondanza proveniente da servizi redditizi aveva appannato la nostra vigilanza sui limiti organizzativi, appesantiti e inadeguati ad affrontare un mercato sempre più povero e con una concorrenza, anche tra cooperative, prima sconosciuta.

Abbiamo constatato che eravamo troppo piccoli  per superare la crisi senza rinnovarci nella nostra gestione interna e troppo grandi per continuare la sopravvivenza senza cambiare profondamente la nostra offerta di servizi.

Passato il 30° anno di vita, moltiplicato per 10 il numero dei soci e per 50 il fatturato dei primi 3 anni, non era possibile tornare allo spirito pioneristico e di sopravvivenza dell’origine. Bisognava ricorrere ad altre virtù per riscattarci dalla stanchezza nelle motivazioni che inevitabilmente aveva sostituito la generosità iniziale

La prima risposta è stata nel progettare una organizzazione nella quale ciascuno debba sentire il dovere di prendersi la propria responsabilità, a tutti i livelli: nella esecuzione della propria professionalità operativa, nella gestione delle mansioni di direzione e nello sviluppo e crescita proiettati verso il futuro.

Altro elemento cardine: dare a tutti l’opportunità di misurarsi su obiettivi di efficienza e di miglioramento, misurando il risultato sulla riduzione dei costi e miglioramento del servizio.

Su questa necessità è nata l’esigenza di dividere le funzioni di controllo e di indirizzo strategico, assegnate al Consiglio di Amministrazione, dalla gestione esecutiva di tutte le funzioni della cooperativa assegnate al Direttore Generale.

La nomina di Demis Loretelli a Direttore Generale ha questo significato: dovrà condurre la complessa macchina della cooperativa riqualificando il contributo organizzativo e progettuale di tutte le varie funzioni: innanzitutto i responsabili dei vari settori in cui si suddivide la cooperativa (sanitario, servizi territoriali, salute mentale, trasporti sociali, infanzia, politiche giovanili) ma anche delle varie funzioni amministrative, compresa ricerca e sviluppo: quest’ultima per garantire quel rinnovo continuo che ci permette di immettere continuamente novità nella quotidianità del lavoro.

Il nuovo assetto della CSSA trova nella nomina del Direttore il segno più evidente ma non unico. La sua figura sarà uno snodo per riqualificare e rimodulare al meglio tutti i ruoli, apicali della cooperativa, delle aree e dei servizi. Non è una semplice nomina, vuole essere un nuovo assetto organizztivo di tuta la cooperativa, che riguarda tutti i soci e lavoratori, ad ogni livello di rapporto e di resposanbilità.

Ecco perché ci siamo dati un triennio per verificare tutti i processi organizzativi e gestionali della cooperativa.

Il Presidente

Gianfranco Magnoler

 

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