Conosciamo il Consiglio di Amministrazione di Cssa: Intervista a Anna Vettori

Lo scorso Maggio si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione della cooperativa.
Abbiamo pensato di porre alcune domande a tutti i consiglieri per conoscerli un pò meglio e capire in che modo aiuteranno tutti noi a crescere e migliorare.
Ecco le quattro semplici domande:

1- quale la sua visione della cooperazione nel nostro momento storico?

2-  quale compito e impegno si è dato per far crescere la Cssa durante il suo mandato?

3- quali le sfide più urgenti per la Cssa e le cooperative sociali in generale?

4- quali le strategie da portare avanti sia come gruppo dirigente che singoli soci e cooperanti per far crescere la Cssa?

La prima a rispondere è stata Anna Vettori:

1- a mio parere, la cooperazione è un’ottima occasione di lavoro con il plusvalore della soddisfazione di svolgere un lavoro utile e finalizzato, che si ha la fortuna, a differenza di altre occupazioni, di vedere nella sua conclusione, con le soddisfazioni che ne derivano; l’attualità, con le sue palesi difficoltà, può costituire un’occasione per fare una riflessione, una rimodulazione o un cambiamento che, per inerzia, non saremmo portati a valutare, ma possono rendere ancora più efficienti e, quindi, competitivi;

2- nell’ottica sopra descritta sempre presente nella mia concezione, anche prima delle contingenti difficoltà, ho sempre inteso mettere a frutto il punto di vista derivante dai miei precedenti impegni CSSA e quelli rappresentatimi dai soci incontrati, in modo da razionalizzare le risorse, appagare il più possibile le esigenze dei soci e, cosa che ancor più perseguo, far apparire la nostra realtà sempre più efficiente ed affidabile; una soddisfazione che, quando mi capita di viverla, mi soddisfa immensamente e mi ripaga di tutte quelle fatiche e delusioni che, inevitabilmente, bisogna affrontare nella realizzazione di un desiderio;

3- come detto, la razionalizzazione delle risorse, sempre compatibilmente con le esigenze dei soci, al fine di “galleggiare” nei momenti difficili e mantenere la struttura presente ed efficiente per riprendere la “navigazione” veloce appena la situazione lo richiede; cerco sempre di trarre spunto ed ispirazione dai fatti di vita e di cronaca; attualmente valuterei altre forme d’attività quale, per rimanere aderenti all’attualità, l’assistenza ai minori svantaggiati ed ai migranti che, anche se non mi vedono completamente convinta, soprattutto nel secondo caso, se ben organizzati, possono diventare un’alternativa di sviluppo e crescita personale e professionale; tutto sta nell’approccio, i problemi vanno inevitabilmente risolti e la nostra attività ce ne presenta sempre di nuovi….;

4- un monitoraggio costante delle nostre potenzialità e del nostro effettivo impegno, con analogo desiderio di crescita condiviso e continuamente esplicitato nelle occasioni d’incontro, con il monito che ciò si tradurrà, soprattutto, in occupazione e tranquillità per i soci che non costituiscono una mera entità numerica ma una parte della collettività con la quale ci incontriamo, misuriamo e della quale abbiamo bisogno ogni giorno!

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