#AndràTuttoBene, se dalle parole passeremo a gesti concreti di vicinanza

Direttore Generale, Demis Loretelli

L’anno 2020, più che mai, ci pone di fronte alla necessità di un ripensamento generale. I fatti di questi mesi, compresa l’emergenza sanitaria, ultima solo in successione cronologica, sembrano ricordarci che le cose potrebbero non essere più come prima.

Noi della Cooperazione Sociale ne sappiamo qualcosa: negli anni abbiamo dimostrato di saperci adeguare ai cambiamenti, di saper trovare nuove forme organizzative e nuove risposte ai bisogni emergenti. Forse qualcuno lo ignora, ma siamo tra i soggetti economici con maggiore capacità di resilienza. Si, nella nostra semplicità, nella nostra vocazione, nella partecipazione troviamo la forza per resistere e per continuare a perseguire la massimizzazione dell’utile sociale in condizioni di tenuta economica. L’esserci sempre, indipendentemente dall’opportunità, è un tratto distintivo dell’essere cooperativa e anche in questi giorni lo abbiamo dimostrato: con l’umiltà e la dedizione che ci contraddistingue abbiamo continuato ad essere parte del sistema socio sanitario al servizio dei cittadini.

Non vogliamo essere chiamati “angeli” – per inciso, non lo siamo e abbiamo la consapevolezza che presto prevarrà il pensiero che facciamo affari sulle disgrazie altrui –, vogliamo piuttosto che vi convinciate una volta per tutte che la Cooperazione ha fra i suoi principi fondanti “l’interesse verso la comunità”: le cooperative lavorano per uno sviluppo durevole e sostenibile delle proprie comunità. L’interesse di tutti dovrebbe essere quello di difendere questa idea, di dare sostegno ad un valore che genera valore. In questo periodo di incertezza chiediamo che ci venga riconosciuto il giusto, che alla burocrazia prevalga il buon senso nella consapevolezza che non può esserci ripresa senza un gesto concreto di vicinanza che ci ricompatti nella visione di un benessere comune.

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