"La voce del direttivo" - Stefano Pattaro

Incontro con Pattaro Stefano, Responsabile Area Persona.

Raccontaci in breve la tua storia e il tuo percorso in CSSA

Il mio percorso formativo e professionale lo definirei ecclettico e multidimensionale, sono uno psicologo/psicoterapeuta e formatore che ha fatto della gestione dei servizi socio sanitari la sua passione e primaria attività. Il mio percorso in CSSA è stato una continuazione dello sviluppo della mia attività, da responsabile di servizi di una Cooperativa (Il Cigno), cliente per molti anni di CSSA, a Responsabile dei Servizi dell’Area Persona della nostra Cooperativa. Dal 2021 faccio parte del gruppo della direzione di CSSA e del Consiglio di amministrazione mettendo a disposizione il mio impegno e le mie capacità per affrontare le sfide che questo complicato periodo ci sta ponendo.

Secondo la tua esperienza pregressa nel mondo delle Cooperative, quale pensi sia il valore aggiunto di questo settore?

Penso che la cooperazione sociale sia l’impalcatura che tiene in piedi il nostro sistema socio sanitario e di welfare ponendo al centro in modo reale i bisogni delle persone. Nella cooperazione si ritrovano i valori della persona come unicum irripetibile e valore in quanto tale in tutte le sue declinazioni, dal ruolo del socio nei livelli di governance politico, al ruolo dell’utente finale come portatore di bisogno a cui dare una risposta adeguata, passando per il coinvolgimento del territorio attraverso il volontariato e l’attivazione delle comunità locali. Penso che il valore ed il ruolo di questo settore dovrebbe essere maggiormente riconosciuto all’interno della nostra regione perché, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria ma anche in precedenza, ha attivamente contribuito a tenere in vita servizi essenziali per le persone senza i quali il sistema socio sanitario non avrebbe retto.

Il tema dell’innovazione è molto sentito nella realtà odierna, tu che visioni o sensazioni hai rispetto a questa tematica? Pensi che una cooperativa debba abbracciare il concetto dell’innovazione?

Quando si parla di innovazione solitamente si pensa a nuovi progetti e servizi che ancora non ci sono, personalmente penso che l’innovazione debba essere vista come un’opportunità di fare in modo diverso e migliore le cose che stiamo già facendo.
Penso che la cooperazione sia stata per molti decenni un luogo di innovazione e sperimentazione di nuove modalità di fare servizio “pubblico” in modo più smart e flessibile. Il settore ormai ha un livello di maturità tale che deve permettersi delle riflessioni sostanziali anche sulle modalità di organizzare i servizi e di affrontare il futuro.
La Cooperazione è una forma, più sociale e sostenibile, di fare impresa che restituisce il valore aggiunto al territorio là dove si è generato, per poter continuare a fare questo bisogna affrontare le sfide del futuro come imprese con organizzazioni più efficienti e meritocratiche dove ci si possa svincolare dal principio di esperienza come unico punto di riferimento e si possa valorizzare la competenza e la capacità di andare oltre gli schemi precostituiti. Per innovare i processi servono persone in grado di avere una visione più futuribile della realtà, con formazione continua e forte desiderio di mettere in discussione quello che è stato per poter approdare al nuovo.