Centro diurno S. Alvise in Castello: l’inizio di una nuova avventura
- Categoria: Vita Societaria
- Pubblicato Lunedì, 02 Settembre 2019 11:15
Dopo mesi di intenso lavoro oggi, lunedì 2 settembre, il nuovo Centro Diurno per disabili ha aperto le porte ai suoi ospiti e dato avvio ad un nuovo ciclo di attività nella splendida cornice del centro storico di Venezia, in quartiere ancora vivo e partecipato. Sono stati mesi di forte impegno per tutti: ULSS, Comune di Venezia, IPAB Buon Pastore e Cooperativa CSSA (nel ruolo di ente gestore) hanno lavorato tutti con l’obiettivo di un avvio del servizio in tempi rapidi e certi al fine dare risposta alle esigenze degli utenti e dei loro familiari.
L’obiettivo, molto ambizioso, è stato perseguito affrontato ogni criticità come un’opportunità di miglioramento continuo e con questo spirito i maggiori ostacoli sono stati superati e le scadenze rispettate. E’ un traguardo di cui siamo particolarmente orgogliosi: rappresenta un esempio efficace ed efficiente di collaborazione tra enti pubblici e privato sociale in piena applicazione del modello di sussidiarietà orizzontale previsto dalla legge 328 /00 e dalla nuova riforma del terzo settore.
Il nuovo Centro Diurno “S. Alvise”, autorizzato ed accreditato dalla Regione Veneto, offrirà i propri servizi a 30 persone con disabilità fisica e/o cognitiva residenti nel territorio dell’ULSS 3 Serenissima, attraverso l’azione di una equipe multi professionale composta da Responsabile del Centro, educatori professionali e operatori socio sanitari di comprovata esperienza. Le attività del centro saranno caratterizzate da finalità socio assistenziali e riabilitative con l’obiettivo di fornire assistenza alle persone inserite in un contesto protetto, volto a garantire il mantenimento e il potenziamento delle capacità di vita autonoma e di integrazione con la comunità locale.
Il modello di gestione sarà “partecipato” e ogni portatore d’interesse (utente, familiare, istituzione locale), nell’ambito delle sue specifiche responsabilità, avrà un ruolo attivo e partecipativo nella determinazione della progettualità del Centro. Ogni attività sarà realizzata con una visione di miglioramento continuo del servizio, in un’ottica di “struttura aperta”, pienamente integrata con il territorio e con l’ambizioso obiettivo di divenire, in breve tempo, vero polo di attrazione di iniziative sociali e culturali per l’intera città.
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